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Titolo originale: CSI: Immortality
Paese: USA
Anno: 2015
Durata: 87 minuti
Genere: Crimine, Poliziesco



Soggetto: Anthony E. Zuiker
Sceneggiatura: Anthony E. Zuiker
Fotografia: Cort Fey
Montaggio: Andrew Cohen, Natasha Gjurokovic
Musiche: John M. Keane
Scenografia: Steve Hardie
Costumi: Sara O'Donnell
Trucco: Linda De Andrea, Jules Holdren, Melanie Levitt, Matthew W. Mungle, Cheryl Ann Nick e altri
Effetti speciali Mark R. Byers
Produttore: Philip Conserva, Kim M. Cybulski, Carlos M. Marimon, Leanne Moore, Suzanne 'Q.' Ree
Produzione: Jerry Bruckheimer Television, Cbs Television Studio
Distribuzione: Eagle Pictures
Data di uscita: 6 aprile 2016(Dvd)











Quando un attentatore suicida fa esplodere il suo giubbotto nei pressi del casinò Eclipse, di proprietà di Catherine Willows, l'agente speciale dell'FBI torna a Las Vegas per seguire le indagini. Gil Grissom, che nel frattempo sta lavorando per preservare gli squali in acque internazionali, viene arrestato per violazione di domicilio al porto di San Diego e D.B. Russell offre a Sara Sidle la possibilità di collaborare nel caso del dinamitardo. Sara, che è in lizza per la carica di direttore del laboratorio della Scientifica di Las Vegas, viene a sapere che l'ex confidente di Grissom, Lady Eather, è legata a questo crimine. Ecklie si opera per far rilasciare Grissom dalla custodia cautelare e gli chiede di collaborare con lui insieme all'ex capo della squadra omicidi Jim Brass sul bombardamento al casino.







Sono trascorsi quindici anni dal debutto di CSI – Scena del crimine, longevissima serie che ha rivoluzionato il piccolo schermo, capostipite di una lunga dinastia di procedurali che per il pubblico italiano evoca anche l'inaugurazione dell'era seriale di Sky (Telepiù ai tempi dell'acquisizione), rea di aver "privato di una vita" i seriedipendenti. Il suo format ha modellato decine di serie dello stesso genere, il più seguito e popolare in assoluto del panorama seriale. Oggi non si contano, infatti, gli show con una o più di queste caratteristiche: le indagini fatte ricorrendo alle più avanzate tecnologie e risorse della scienza, tour fantascientifici all'interno dei corpi umani, il gusto nell'indugiare sulla rappresentazione di morti raccapriccianti, protagonisti in secondo piano e al servizio della spettacolarità degli omicidi prima o poi inevitabilmente coinvolti a livello personale, il tutto commentato da sensazionali colonne sonore (come quella che accompagna uno degli episodi più belli della storia di CSI e della televisione, Giro di vite). CSI - Scena del crimine, nel corso dei suoi quindici anni, ha superato i 26 milioni di spettatori in patria; questa pietra miliare della serialità ha appena chiuso i battenti regalando ai suoi spettatori una doppia puntata finale contraddistinta dal ritorno del suo storico protagonista, Gil Grissom.
Il responsabile del turno di notte della Scientifica di Las Vegas e pacato entomologo è stato interpretato da William Petersen – nonché prima incarnazione del Will Graham di Hannibal in Manhunter - Frammenti di un omicidio – fino alla nona stagione. Petersen, anche produttore della serie, non poteva mancare – come non poteva esimersi il suo immancabile cappello di paglia - nel giorno del suo congedo: lo ritroviamo mentre si batte per debellare la piaga della pesca di frodo. Mentre difende i pescecani mutilati per le loro pinne (finiscono in brodo nelle zuppe cinesi) il ritrovato Gil (amichevolmente soprannominato "Zio Griss" sui siti italiani) si ritaglia il tempo per una battuta sul famigerato salto dello squalo (termine che, nella gergo seriale, definisce una terrificante svista narrativa). Contemporaneamente alcuni suicidi che si sono lasciati esplodere in luoghi pubblici rivelano il possibile coinvolgimento di Lady Heather, ex dominatrice e psicoterapeuta nota alla Scientifica e amica stretta di Gil, subito interpellato per aiutare gli ex colleghi. Grissom rivede, e non manca l'imbarazzo – l'ex moglie Sara, gelosissima di Lady Heather e Catherine (protagonista veterana per dodici stagioni), mentre anche per pochi minuti si avvicendano personaggi storici e volti relativamente nuovi.
È una mossa brillante concludere con un caso che riporta in gioco la guest più amata della serie, la bellissima, seducente e saggia Lady Heather (Melinda Clarke) dall'irresistibile sguardo felino in grado di incantare anche Grissom: la donna, le sue tragiche vicende – ha perso la figlia e la nipote – porta con sé un filo di malinconia, che si dirada quando tra i suoi ex pazienti sospettati degli omicidi si scorge Doug Hutchison, interprete stranoto a chiunque bazzichi la serialità perché... gli rifilano sempre la parte del pazzo omicida (era nientemeno che il cannibale Tooms di Omicidi del Terzo Tipo, episodio cult di X-Files). Lo spettatore sorride – ha già capito che è l'assassino – e poco dopo il caso è risolto. I produttori scelgono di chiudere con un epilogo romantico che strizza l'occhio agli spettatori veterani (quelli che come chi scrive non hanno perso una puntata in quindici anni) nel quale Grissom, da sempre diviso tra l'amore per Sara e il rapporto profondo che Heather – si allontana con l'amore della sua vita. Il finale lascia l'amaro in bocca per la metà del pubblico che ha sperato in una sua unione con la sensuale dominatrice, ma l'altra metà può congedarsi da CSI soddisfatto.